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Indice di Qualità dell'Aria - IQA

Un indice di qualità dell’aria è una grandezza che permette di rappresentare in maniera sintetica lo stato di qualità dell’aria considerando contemporaneamente i dati di più inquinanti atmosferici.

L’indice, associato ad una scala di giudizi sulla qualità dell’aria, rappresenta uno strumento di immediata lettura, svincolato dalle unità di misura e dai limiti di legge che possono essere di difficile comprensione per i non addetti ai lavori.

Più nello specifico, l'indice di qualità dell'aria adottato da ARPAV fa riferimento a 5 classi di giudizio a cui sono associati altrettanti cromatismi(vedi tabella di seguito) e viene calcolato in base ad indicatori di legge relativi a 3 inquinanti critici in Veneto:

  • concentrazione media giornaliera di PM10;
  • valore massimo orario di Biossido di azoto;
  • valore massimo delle medie su 8 ore di Ozono.

L’indice viene pubblicato quotidianamente a fianco delle tabelle dei dati validati e riassume la situazione dell’inquinamento atmosferico per le stazioni in cui è prevista la misura contemporanea di ozono, biossido di azoto e PM10.
Se la misura di uno dei tre inquinanti non risulta valida per un dato giorno, l’indice di qualità dell’aria non viene calcolato per quel giorno.

Nella tabella vengono riportati i cromatismi e relativi giudizi legati all’indice di qualità dell’aria.

L’indice di qualità dell’aria adottato da ARPAV è un indice cautelativo e cioè esprime un giudizio sulla qualità dell’aria basandosi sempre sullo stato del peggiore fra i tre inquinanti considerati.

Quali informazioni si possono ricavare dai giudizi sulla qualità dell’aria?

Qualità dell'aria Buona e Accettabile

Le prime due classi informano che non sono stati registrati superamenti dei relativi indicatori di legge  per nessuno dei tre inquinanti e che quindi non vi sono criticità legate alla qualità dell’aria per la stazione considerata. In particolare se la classe è buona significa che le concentrazioni di tutti e tre gli inquinanti sono inferiori alla metà del relativo valore limite, evidenziando quindi una situazione particolarmente favorevole della qualità dell'aria.

Qualità dell'aria Mediocre, Scadente e Pessima

Le altre tre classi indicano che almeno uno dei tre inquinanti considerati ha superato il relativo indicatore di legge.
In questo caso la gravità del superamento è determinata dal relativo giudizio assegnato ed è possibile quindi distinguere situazioni di moderato superamento da altre significativamente più critiche:

  • classe mediocre: l’inquinante peggiore ha raggiunto concentrazioni fino a una volta e mezzo il valore limite;
  • classe scadente: l’inquinante peggiore ha raggiunto concentrazioni fino a due volte il valore limite;
  • classe pessima: l’inquinante peggiore ha raggiunto concentrazioni superiori al doppio del valore limite.

Un esempio. Consideriamo il PM10 come inquinante peggiore, il riferimento è il valore limite giornaliero per la salute umana di 50µg/m3. Viene definita mediocre una concentrazione media giornaliera compresa tra i 50 e i 75 µg/m3, scadente tra i 75 e i 100µg/m3 e pessima oltre i 100µg/m3.

Se si è interessati ad avere maggiori dettagli tecnici sul calcolo dell’indice di qualità dell’aria si acceda al seguente link.

Ultimo aggiornamento

06-12-2022 13:15

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